Ovvero i miei soldi sperperati per cose superflue da cui ho ricavato una certa soddisfazione i miei migliori acquisti. Evitando di scrivere ogni libro acquistato da oggi (ebbene sì, oggi) all'alba dei tempi, anche perché oggi sono vitale quanto un bradipo sotto valium o un orso in letargo.
Burrocacao: premetto che io faccio parte della categoria femminile che pensa che il burrocacao sia soltanto un rossetto generalmente privo di colore, utile solo per tormentarsi le labbra e rischiare che un soggetto maschio improponibile pensi che gli stai suggerendo di baciarti. Brrrr.
L'ho comprato in un supermercato parigino del quartiere musulmano (presidiato all'entrata da un uomo di colore alto due metri, con la corporatura di un giocatore di rugby), dopo aver preso l'insolazione per una giornata di sole, le labbra me le sentivo tirare e si erano gonfiate che Valeria Marini levate proprio. Per un paio di euri ho preso questo burrocacao lasciandomi convincere da un amico delle sue qualità (e del profumo). Ebbene, io amo quel burrocacao e di tanto in tanto me lo sniffo. Profuma di dolci e di paradiso.
All Star by China: somigliano precise alle originali, con la differenza che queste le ho comprate per 10 € e che non si sono distrutte dopo sei mesi come mi succede con le originali.
Penne Bic: io senza quelle non scrivo. Anche perché le altre le rompo subito, chissà come.
La lista 16 riguarda le cose che ho fatto di cui sono più orgogliosa. Beh, in fondo mi accontento ogni giorno di piccole soddisfazioni, quindi li elenco in generale:
Essere riuscita a non mandare una persona a quel paese.
Mandare una persona a quel paese.
Finire un libro di cinquecento pagine in due giorni, nonostante gli impegni.
Adesso non mi sovviene altro, sicché au revoir mon cher!
La lista 16 riguarda le cose che ho fatto di cui sono più orgogliosa. Beh, in fondo mi accontento ogni giorno di piccole soddisfazioni, quindi li elenco in generale:
Essere riuscita a non mandare una persona a quel paese.
Mandare una persona a quel paese.
Finire un libro di cinquecento pagine in due giorni, nonostante gli impegni.
Adesso non mi sovviene altro, sicché au revoir mon cher!
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Chiedete e vi sarà dato. Forse.