lunedì 31 dicembre 2018

Breve pausa tra feste, auguri e imprevisti.

Sto finendo l'anno esattamente come l'ho iniziato: col raffreddore a farmi da molesta compagna.
Tanto per variare, anche il mio fidanzato ha il raffreddore e siccome non ci facciamo mancare nulla tra viaggi, viaggetti, mangiate e altre cose belle, abbiamo beccato virus diversi che ci tengono separati da due giorni.
E sono troppi due giorni, se si considera che tra poco ripartirà e io rimarrò qui, senza nessun festeggiamento o consolazione per il mio imminente compleanno perché lui non ci sarà. Sarà lontano chilometri e io mi abbufferò di noccioline alla paprika, buttata sul divano con plaid, borsa d'acqua calda e serie tv, sforzandomi di non cedere alla malinconia.


Volevo rompere una tradizione, cioè quella di non fare auguri di buon anno sul mio blog prima che sia effettivamente giunto il nuovo anno.
Di promesse e buoni propositi no, quello mai. Intanto perché non seguo programmi a meno che non si tratti di serie tv, poi perché finirei per dimenticarmene comunque; perciò come ogni anno andrò a intuizione, a ispirazione.

Forse l'amore rimbambisce, ma io ci vedo un cuore.

A inizio di questo anno, quando ancora non avevo idea di quanto sarebbe stato frustrante e deprimente, vi augurai delle cose che non posso che condividere anche adesso. Per chi c'era, per chi ancora non c'era, per chiunque altro si sforzi di essere una brava persona e di non rompere troppo le uova nei panieri altrui, ma lo auguro anche a me stessa: felicità, salute e serenità.
"spero che non mancherà mai la salute ai miei cari e a me, spero di riuscire a leggere molto, di viaggiare, di capire qualcosa che non ho mai capito, di fare esperienze avventurose che non ho mai fatto, di potermi meravigliare in senso positivo, di vedere cose belle e conoscere belle persone; spero di poter assaggiare delizie che non litigheranno con il mio sistema digerente, di fare l'amore spesso, di vedere più spesso l'amore negli occhi di altre coppie (datate o nuove che siano); spero di non fare come al mio solito e tenermi tutto dentro, per poi scoppiare quando raggiungo il limite [...]
Spero di vedere più spesso la mia migliore amica e non fare una telefonata da 62 minuti come facciamo qualche volta l'anno. Spero nella serenità. Spero di ricordarmi di guardare un cartone animato ogni tanto, così da sentirmi leggera e spensierata per un po'."
 
 
Auguravo questo a me e a voi, non posso che riproporre e sperare che vada meglio il 2019.
 

mercoledì 19 dicembre 2018

Servizio alla comunità.

Sono tornata brevemente per dare un piccolo aiuto alla comunità, qualora ci sia qualcuno che come me ha bisogno di servirsi dei servizi comunali e non ha molta familiarità con le ultime leggi.
Ma prima un breve riassunto: la convivenza col Fidanzato neo-lavoratore è andata abbastanza bene, solo qualche piccolo screzio per cercare di incastrare le nostre abitudini domestiche.
Per dire, per me esistono abiti da vita domestica e abiti per uscire; con gli abiti per uscire non sto seduta sopra la coperta del letto (so benissimo su cosa ho appoggiato le mie terga e di certo non voglio ritrovarmelo dentro camera), così come non vado a spostare la macchina se indosso il pigiama. Stessa cosa per le scarpe: se come me avete la tendenza a centrare col vostro piedino una pozzanghera fangosa solitaria, di certo non vorrete passeggiarvi per tutta casa, perché lo sporco si incrosta ma poi si scrosta passo dopo passo nonostante i tappetini adeguati. I maggiori disappunti però riguardavano la spesa: preferisco farne una sostanziosa in un pomeriggio che mi basti per almeno una settimana e non tante piccole spesucce un giorno sì e uno no. Perché comprare un litro di latte quando, a minor prezzo comparato, ne posso comprare sei che mi bastano per un mese?
Santa pazienza, sono troppo pigra per affrontare la fila alla cassa quattro volte alla settimana.

Finora mi è mancata l'ispirazione per scrivere, poi mi è capitata una cosa terribile: il tempo è passato e si è reso necessario il primo rinnovo per la carta di identità.

Come probabilmente saprete, adesso la vecchia carta di identità fa bye bye e si evolve in una carta elettronica plastificata, esattamente come è successo per la patente (oddio, non fatemi pensare che tra meno di due anni mi tocca pure rinnovare quella).
Io pensavo che si facesse come sempre, cioè andando nell'apposito ufficio comunale e aspettando il proprio turno... e invece no.

Cioè, potete anche farlo ma non vi conviene, in quanto si accede tramite prenotazione on line. Se andate all'ufficio, quindi, faranno passare prima le persone che hanno prenotato quel tal giorno in tal orario, anche se sarà arrivato dopo di voi. Prenotarsi è semplice, tranquilli. Se ce l'ho fatta io...

Per prima cosa scrivete sulla barra di ricerca AGENDA CIE. In genere il primo risultato è quello giusto, nell'indirizzo è pure reso noto che si tratta di una pagina governativa e quello di seguito è ciò che vi si presenterà




Cliccate sul primo link in basso a destra per registrarvi, completate tutti i campi richiesti e inventatevi una password lunga e complicata dove siano presenti lettere in minuscolo, lettere in maiuscolo, almeno un numero e un segno speciale. Se il sito non la giudicherà abbastanza lunga e complessa vi chiederà di metterne un'altra, e così fino alla fine.

Una volta registrati, potete entrare nel sito mettendo i vostri dati.
Selezionate il vostro comune di residenza, non potete sbagliare: è l'unica stringa, ben visibile al centro dello schermo. Nella pagina che si aprirà, vedrete tutte le sedi disponibili nella vostra città e per sceglierne una dovete fare click sul simbolino verde nella riga corrispondente (tutto questo è ben scritto nella pagina).


Come potete vedere, la griglia è molto semplice, suddivisa per data in verticale e per orario in orizzontale; in basso sono riportati i colori per capire le varie disponibilità. I numeri nelle caselle in verde sono i posti liberi prenotabili, potete mandare avanti o indietro di settimana in settimana (in alto a sinistra) o immettere una data di vostra scelta e sperare che ci sia una fascia di orario disponibile (in alto a destra). Una volta scelto posto, giorno e ora (basta fare click sul quadrato verde che preferite) vi si aprirà una pagina con i dati riassuntivi, in basso a sinistra ci sarà il vostro nome mentre in basso a destra potete scegliere di prenotare la visita a qualcun altro, per esempio a vostro nonno.

Infine, vi manderanno via mail due allegati: un pdf che dovete stampare e portare con voi al comune e un file per registrare l'evento sul vostro calendario elettronico.

Conviene che vi prenotate on line perché, mentre l'altro giorno aspettavo il mio turno, ho sentito che un signore ha prenotato il 10 di gennaio, ma on line ancora adesso risultano esserci posti disponibili prima.
Certo, se non avete fretta potete andare all'ufficio e prenotare là stesso, però se non volete aspettare molto per un motivo qualsiasi, potete andare on line.

Una volta al comune nel giorno scelto per l'appuntamento, dovete avere con voi:
  • carta di identità
  • tessera sanitaria
  • una foto tessera
Le regole per la foto tessera sono all'incirca le stesse: niente occhiali che non abbiano una montatura trasparente e che in ogni caso non vada a coprire gli occhi, niente pose artistiche, il volto deve essere frontale all'obiettivo in modo tale che si vedano i lobi delle orecchie il meglio possibile, niente frangetta o altri capelli che coprono occhi e le già citate orecchie (o almeno a me il fotografo ha detto di tirare indietro i capelli più che potevo, è pur vero che ho un cespuglio di capelli ricci quindi non vi so dire se valeva per me o per tutte le capigliature), sono accettati volti seri e volti sorridenti (senza mostrare i denti), deve essere priva di riflessi e di sfondi che non siano tinte unite e neutre, né troppo illuminata né troppo scura, la qualità deve essere abbastanza alta perché questa foto sarà scannerizzata e finirà sul vostro documento.
Insomma, fate prima e meglio a rivolgervi ad un professionista e non un pinco pallino qualsiasi.

L'operatore vi chiederà anche di poggiare gli indici delle vostre mani su di un oggettino al fine di rilevare le vostre impronte (vi spiegheranno come fare) e vi chiederà se volete, in casi nefasti, donare gli organi (potete dire sì, no, oppure non dichiarare nulla).
Inoltre potete scegliere se farvi recapitare il nuovo documento a casa oppure allo stesso ufficio dove avete svolto la pratica per poi andare voi stessi a ritirarlo; in ogni caso saranno necessari 9-10 giorni lavorativi.

Tutto questo ha un costo: 22,20 € complessivi (tra costi di produzione, segreteria e bollo), ho letto un cartello che diceva anche 27,00 € ma sinceramente non ricordo in quali condizioni.

Io lo sto aspettando perché ho voluto farlo un po' in anticipo... stupido compleanno, proprio nella prima settimana dell'anno doveva essere!