Sono un po' stanca di essere indietro, quindi oggi tre liste al prezzo di una e martedì altre due. Così dovrei essere al pari, spero.
Iniziamo con della roba bella, le imprescindibili presenze nei miei dispositivi musicali. Ovvero il cellulare, che l'i-pod, pace all'anima de li mortacci sua, mi ha abbandonata. Ecco quindi i musicisti che ascolto di più, in ordine sparso, niente classifiche:
Ministri
Iron Maiden
Verdena
Nirvana (da disadattata potevano mai mancarmi?)
Muse (fate voi che all'inizio volevo chiamare il mio blog "come in my cave"; ora mi rendo conto che la frase, tagliata fuori dal contesto, è piuttosto... ambigua)
The Doors
Led Zeppelin
The All American Rejects
Nofx
Pan del diavolo (niente di satanico, giuro)
Articolo 31 (mai rinnegare le proprie origini, anzi, immaginatevi me a sette anni che canto Ohi Maria)
Halestorm
Sonic Syndicate (finché la metà migliore del gruppo non ne è uscito per formare il seguente)
The Unguided
Ascolto molto altro, anche se di certi gruppi mi piacciono solo determinati album, ad esempio le greatest hits degli Offspring che mettono tanto di buon umore, o degli Avenged Sevenfold, o dei Good Charlotte (The chronicles of life and death, Good morning Revival).
Con la lista numero 5, quella delle paure, si spalanca una finestra aperta! Ma cercherò di limitarmi:
- perdere le persone che amo: penso sia un terrore piuttosto comune. Essere abbandonata non mi preoccupa, ma la morte è tutta un'altra cosa.
- filofobia: paura di amare. Ho paura di amare, di affezionarmi. Lasciamo perdere ogni analisi psicologica.
- lucertole: ne ho già parlato ma rinnovo l'orrore. Non importa se siano dal vivo, in foto o in tv, a me salta il cuore in gola come una bottiglia di spumante troppo agitata prima di stappare.
- aghi di siringa: esperienze spaventose quando ero troppo piccola. L'incompetenza di certuni è stata determinante.
- nei film non riesco proprio a guardare le torture applicate agli occhi. E' davvero troppo per me.
E per concludere in bellezza (come? Dove? Quando? Eeehh???), i lavori che ho avuto per la lista numero 6:
- raccoglitrice di olive: era il giardino di famiglia e l'ho fatto solo un anno, data la mia paura delle lucertole capite che le due cose non potevano coesistere.
- commessa: negozio di oggetti per la casa posseduto da certi palermitani che vabbè, non mi hanno impressionata in modo favorevole. Mica i palermitani potevano essere tutti simpatici come Cristina. Ci ho lavorato solo un paio di settimane, metà del tempo col negozio ancora chiuso. Quindi ho passato la maggior parte del tempo a montare scaffali, sistemare la roba che era buttata a malo modo dentro gli scatoloni, pulire, fare l'inventario nel magazzino (che in realtà era una stanza polverosissima) e ovviamente tutto in nero. E poi mi hanno indicato la porta.
- doposcuola: niente da dire, quell'unica alunna mi impegna quattro-cinque ore, cinque giorni a settimana.
Ecco, ora sono in paranoia al pensiero di lucertole in agguato e con la depressione da disoccupazione. Vado a consolarmi con la musica, và.
Buonsalve!
Ma come faranno a piacerti i misnistri... boh!
RispondiEliminaNon posso farne a meno ^^
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