mercoledì 3 settembre 2014

Nuovo Ufficio Sinistri, Cap 2: la convivenza della specie.

Nonostante abbia avuto i giorni contati nel nuovo ufficio (e intendo proprio letteralmente) sin dall'inizio, non ho saputo resistere neanche un giorno senza osservare la curiosa fauna umana che mi circonda, senza archiviare quei dettagli che vanno ad arricchire il quadro di una teoria.
Tralasciamo che mi sono improvvisata sociologa e ne sono rimasta un'approssimazione solo perché ho bisogno di svariate distrazioni mentre lavoro per non finire protagonista di una puntata di Criminal minds.

Cap. 2: la convivenza della specie è il mio post-documentario.

  1. Trovarsi in una struttura isolata non crea sentimenti di paura, timore, crolli psicologici, o altre condizioni di scarsa salute psico-fisica, bensì di coesione volta alla sussistenza. La condizione di esuli favorisce la formazione di un gruppo umano autonomo, capace di soddisfare i propri bisogni di interazioni sociali anche se gli individui sono costanti e poco numerosi. Pratica diffusa è lo scambio di informazioni su componenti ed ex componenti del gruppo non presenti al momento dell'interazione, ma l'argomento prediletto risulta essere invece la vita e le abitudini della propria prole. Solo un individuo (mi do per scontata in questa categoria) non ha prole, ma ha dei cani che tratta come bambini.
  2. Inevitabilmente, essendo un Ufficio e non una piazzetta pubblica, vi sono delle figure al vertice che detengono le redini del potere. In questo specifico caso, il potere è riservato ad un individuo che verrà nominato solo con lo pseudonimo di Re Alpha al fine di mantenere un certo anonimato, nonché rendere una persona un personaggio che può adattarsi ad altri individui simili. La presenza o l'assenza di Re Alpha è percepibile dall'atmosfera: quando Re Alpha è presente nella struttura regna la calma e i compiti vengono svolti con rapida e asettica efficienza, bloccando l'ambiente in un perpetuo lunedì mattina con post sbronza da "Week-end zero acqua, solo alcool". Se Re Alpha, al contrario, è assente, sembra sia l'ultima mezz'ora di lavoro della settimana; cambia in pratica la sostanza del gruppo: è comune sentir ridere fra un compito e l'altro, scambiarsi battute goliardiche e giochi di prestigio ai danni del pacchetto di sigarette altrui, brevi ma aspri diverbi tra due o più soggetti (due soggetti secondo le statistiche è il caso più diffuso). Ma l'evento sociale che più coinvolge i componenti del gruppo pare essere l'incontro improvviso, una sorta di flash mob dove tutti i componenti (o quasi) convogliano nella medesima stanza senza che nessuno proferisca la proposta. Durante questi eventi, i componenti del gruppo sociale fumano, ridono forte, si narrano storie particolari e si scambiano battute solo all'apparenza bonarie (spesso celano infatti rappresaglie contro l'ego oppure subdoli ed occulti attacchi alla posizione del soggetto).
  3. Ciò che appare a dir poco curioso al Nuovo Individuo è che l'imprevedibilità degli scoppi d'ira del Re Alpha non unisce la specie, bensì crea spaccature che impiegano settimane o mesi per ripararsi. Il soggetto colpito da forti parole sarà o indotto a non prestare alcuna attenzione al Re Alpha (molto gettonata la locuzione "Ma fuuuttitiiinne!" con la cantilena tipica del siciliano occidentale), oppure a subire sbeffeggiamenti dovuti ad un precedente sbeffeggiamento praticato dal suddetto al collega vittima del precedente scoppio d'ira.

Fine del capitolo (almeno per oggi).


Disclaimer!
- Unica nota seria è la seguente: sto sdrammatizzando la mia situazione, non intendo offendere i miei colleghi né far credere che siano persone poco affabili. Sono tutte brave persone.

- Non scherzo, invece, quando dico che il posto è davvero isolato. Guardate CHI ho incontrato fuori dall'azienda:


Questa ho deciso di intitolarla "Cavalla con puledro"

"E tu chi cazzo sei?"

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Chiedete e vi sarà dato. Forse.