mercoledì 12 giugno 2013

Solitudine.

Niente di drammatico. Io nella solitudine ci ho sempre sguazzato, un po' per volere altrui, un po' per evitare altrui presenze, a volte perché semplicemente mi ci trovo bene, rilassata. Niente di originale, insomma, una comune disadattata in pratica; perché, direte voi (a ragione), sei mai stata originale? Eh, infatti.
Lasciamo perdere.

O magari no. Sono giorni che sono così, e non è da me. Inizio bella concentrata e presente, poi sfumo, mi perdo, lascio correre, e forse riprendo, forse ho visto male o non ho voluto vedere (ecco la risposta più accreditata alla domanda che fingevo di non aver sentito, o chissà che forse non mi avevo davvero sentita), forse sì forse no, fino a che sono arrivata a un punto cruciale: mi dò fastidio da sola.

La mia solitudine non mi appartiene più, non riesco a trovare il mio spazio, e allora sono più irascibile del solito, ho ripreso a mangiarmi le unghie e adesso mi fanno sempre male, corte come sono. O mangio continuamente o non mangio per quattordici ore. Inizio a leggere e poi torno in me, lo sguardo torna dal mondo invisibile. Forse il cellulare ha squillato, controllo. No, l'ho immaginato. E nella testa ci sono tante di quelle cose che SBAM!! Sbatto il braccio contro la sedia.
Mangerei chili di guacamole, mi farei un bagno in una vasca di guacamole da far invidia persino alle asine da latte di Cleopatra e Poppea, ne mangerei bocconi enormi anche se mi venisse ultra salato come la seconda volta che l'ho "cucinato" (e la prima volta c'era troppo poco sale e decisamente troppa cipolla, e questo può fare paura visto che il sapore della cipolla cruda mi piace). Ascolto i Nofx ma non mi alleggeriscono più. Il vino funziona meglio.
Ho di nuovo voglia di fumare, sono così preda della voglia che quasi quasi fumo i resti delle mie unghie. Chi glielo spiega ai miei che esco in pigiama alla ricerca di tabacco? Loro nemmeno sanno che fumavo.
E questo livido sul braccio quando me lo sono fatta? Guarda, si è scaricato il cellulare e non me n'ero accorta, ma fa niente. Non sono una fottuta segreteria telefonica.
E adesso basta delirare. Basta fingere una situazione che non c'è. Glielo dirò. Gli dirò la verità: senti, dirò, sono asociale e non corro dietro a nessuno, per te ci ho provato anche se per me è difficile, per te può essere poco ma per me è già un chilometro e mezzo di strada. Non sono capace di fidarmi delle persone, sto tentando ma tu non mi aiuti. Non sono tipo da "cucciolo-tesoro-piccolo-stiddra (stella)", le tenerezze non mi riescono. Sono così, ma tu mi destabilizzi. Non può funzionare, cerco sempre di proteggerti da quello che sono.

Poi il cellulare trilla. Cazzo, devo cambiare quel maledetto suono. Quando trilla un messaggino ci mancano solo le fatine che mi fanno lo stacchetto da veline e alla fine vomitano arcobaleni.
Okay, la smetto di scrivere come un'ubriaca... Cielo, e pensare che sono terribilmente sobria!
Forse non fumo tabacco ma il cervello è già fumo incrostato nei polmoni xD


(https://www.facebook.com/pages/Essere-di-pessimo-umore-e-fare-cose-che-non-possono-che-peggiorarlo/193564297324948)


P.S.: Questo post è stato scritto all' 01.30 circa, pubblicato adesso per mancata collaborazione di Internet. Dopo due tentativi falliti ho perso la pazienza e ho semplicemente salvato la bozza.

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