Da autunno ho preso ben ponderate precauzioni per non ammalarmi: ho ingerito compresse di vitamina C con succo di limone (che volete, noi siciliani mettiamo il limone ovunque e spremuto, mica solo grattugiato che così va sprecato) e in seguito con succo d'arancia, in aggiunta ho iniziato a indossare sotto la felpa una maglia della salute (quella di misto lana-cotone, con lo scollo a V ricamato, che tiene caldo senza pizzicare). Comunque niente, prima o poi l'influenza bastarda la prendo sempre, anche stavolta.
Una consolazione è che il mio Quasi-Ingegnere mi vuol baciare lo stesso. Io provo a spiegargli che non sta bene, non si fa, che rischia il contagio ma lui, Cuor Di Leone se ne frega. Del resto in due anni e qualche mese che stiamo insieme abbiamo condiviso una quantità astronomica di cose, però mai il virus dell'influenza. E' armato contro l'influenza pur vestendosi solo con una felpa e una maglietta estiva di cotone a maniche corte. Eppure, mentre grondo germi e liquidi poco salutari, mi bacia alla francese, mi abbraccia di continuo (sono di un bisognoso affettivo al limite del patologico in questi casi), una volta mi è pure scappato uno starnuto con cui l'ho sputacchiato in faccia, ciononostante niente. L'influenza la becco sempre e soltanto io.
Alcune delle poche cose che mi danno un poco di sollievo è stare mezza sdraiata sul divano perché in posizione verticale mi viene la nausea e in posizione orizzontale mi sento colma di muco e fatico a respirare, al buio perché la luce mi brucia gli occhi e il pc sulle gambe così contemporaneamente mi riscaldo ed evito di dormire venti ore al giorno. Una delle poche attività che posso svolgere senza lamenti e senza sofferenze è ascoltare a volume basso vecchie canzoni italiane. Quindi evviva De Andrè, Mina, Celentano, Dalida, Battisti, e via dicendo.
Sapeste quanto mi piace e mi fa stare bene Parole Parole, in una versione invertita mandata in onda dalla Rai dove Mina è la bugiarda leccaculo e affabulatrice mentre Celentano è quello che non vuole essere accalappiato o blandito dalle parole.
Su youtube questo video non c'è più ma lo TROVATE QUI.
Cari miei, anche da giovane Celentano era brutto come la fame a mezzanotte, ma che stile. E mi fa morire sempre dal ridere mentre canta CAAAARAMELLE, NON NE VOGLIO PIU'! e si mette a lanciare manate di caramelle prese dalla sua giacca per tutto lo studio televisivo. LE ROSE E I VIOLINI QUESTA SERA RACCONTALI A UN ALTRO! E via a lanciare un mazzo di rose che si sparpagliano in giro e un violino che fa un tonfo a terra. Poi vogliamo parlare del balletto che fa all'ultimo? Semplicemente esilarante, stupendo. Lo adoro.
Dopo questa, in genere passo a Storia d'amore, sempre di Celentano; praticamente è un romanzo breve con la musica. Celentano si rivolge ad un uomo per parlare di sua moglie, che era una donna di cui lui era innamorato. Questa donna "scherzava con tutti i ragazzi all'infuori di me. Perché, perché, perché... perché io le piacevo. Lei mi amava, mi odiava, mi amava, mi odiava, era pazza di me. Se non ero il suo ragazzo era colpa di lei. E per fami ingelosire quella notte lungo il mare è venuta con te. Ora tu vieni a chiedere a me tua moglie dov'è. Dovevi immaginarti che un giorno o l'altro sarebbe andata via da te. L'hai sposata sapendo che lei, sapendo che lei moriva per me. COI TUOI SOLDI HAI COMPRATO IL SUO CORPO, NON CERTO IL SUO CUOR!". E qui me lo immagino fargli il gesto dell'ombrello al massimo della gestualità, ma lo immagino io perché quella frase è davvero potente. Il resto ve lo potete ascoltare.
Dopo aver riso, cosa potrei fare? Ovviamente mi deprimo. E allora via, Dalida e le lacrime sono assicurate.
Quanta grazia, povera donna. E che voce!
Poi cerco di risollevarmi, nei limiti che mi concede il malanno. Però cado su Mina, e allora anche oggi mi rallegro domani.
Circa venti canzoni dopo prendo la ferma decisione di non deprimermi oltre, così passo a gruppi più recenti come i Wakey! Wakey! oppure alle canzoni più basic di Jamie Campbell Bower (dovreste sentirlo e anche guardarlo, è... adorabile), come anche Renan Luce (che mi ricorda sempre il mio viaggio a Parigi, in particolare quel bar alle quattro del mattino che aveva il veleno per topi sotto il divano).
Ma circa una dozzina di volte finisco per ascoltare la magia di questo gruppo di violoncellisti finlandesi, gli Apocalyptica. E finalmente la quiete.
Voi cosa ascoltate quando state male o volete rilassarvi o qualunque sia il motivo che vi fa scegliere ballads e acustiche minimal?
Sapeste quanto mi piace e mi fa stare bene Parole Parole, in una versione invertita mandata in onda dalla Rai dove Mina è la bugiarda leccaculo e affabulatrice mentre Celentano è quello che non vuole essere accalappiato o blandito dalle parole.
Su youtube questo video non c'è più ma lo TROVATE QUI.
Cari miei, anche da giovane Celentano era brutto come la fame a mezzanotte, ma che stile. E mi fa morire sempre dal ridere mentre canta CAAAARAMELLE, NON NE VOGLIO PIU'! e si mette a lanciare manate di caramelle prese dalla sua giacca per tutto lo studio televisivo. LE ROSE E I VIOLINI QUESTA SERA RACCONTALI A UN ALTRO! E via a lanciare un mazzo di rose che si sparpagliano in giro e un violino che fa un tonfo a terra. Poi vogliamo parlare del balletto che fa all'ultimo? Semplicemente esilarante, stupendo. Lo adoro.
Dopo questa, in genere passo a Storia d'amore, sempre di Celentano; praticamente è un romanzo breve con la musica. Celentano si rivolge ad un uomo per parlare di sua moglie, che era una donna di cui lui era innamorato. Questa donna "scherzava con tutti i ragazzi all'infuori di me. Perché, perché, perché... perché io le piacevo. Lei mi amava, mi odiava, mi amava, mi odiava, era pazza di me. Se non ero il suo ragazzo era colpa di lei. E per fami ingelosire quella notte lungo il mare è venuta con te. Ora tu vieni a chiedere a me tua moglie dov'è. Dovevi immaginarti che un giorno o l'altro sarebbe andata via da te. L'hai sposata sapendo che lei, sapendo che lei moriva per me. COI TUOI SOLDI HAI COMPRATO IL SUO CORPO, NON CERTO IL SUO CUOR!". E qui me lo immagino fargli il gesto dell'ombrello al massimo della gestualità, ma lo immagino io perché quella frase è davvero potente. Il resto ve lo potete ascoltare.
Dopo aver riso, cosa potrei fare? Ovviamente mi deprimo. E allora via, Dalida e le lacrime sono assicurate.
Quanta grazia, povera donna. E che voce!
Poi cerco di risollevarmi, nei limiti che mi concede il malanno. Però cado su Mina, e allora anche oggi mi rallegro domani.
Circa venti canzoni dopo prendo la ferma decisione di non deprimermi oltre, così passo a gruppi più recenti come i Wakey! Wakey! oppure alle canzoni più basic di Jamie Campbell Bower (dovreste sentirlo e anche guardarlo, è... adorabile), come anche Renan Luce (che mi ricorda sempre il mio viaggio a Parigi, in particolare quel bar alle quattro del mattino che aveva il veleno per topi sotto il divano).
Ma circa una dozzina di volte finisco per ascoltare la magia di questo gruppo di violoncellisti finlandesi, gli Apocalyptica. E finalmente la quiete.
Voi cosa ascoltate quando state male o volete rilassarvi o qualunque sia il motivo che vi fa scegliere ballads e acustiche minimal?