mercoledì 3 gennaio 2018

Il primo post dell'anno è sempre il più difficile.

Ogni anno vorrei passare direttamente al secondo o anche al terzo post. Il primo mi richiede sempre più tempo e concentrazione di quanto mi piaccia. A quanto pare il mio flusso di coscienza è impedito da lipidi e zuccheri che bloccano le mie sinapsi come baldi, feroci giocatori di rugby.
E non aiuta sapere che tra qualche giorno sarà il mio compleanno, cosa che mi avvicina inesorabilmente al trentesimo, e questo evento non è che sia molto di mio gradimento. Abbiate pietà, non ho ancora neanche una pallida risposta alla domanda "Cosa vuoi fare da grande?", mi occorre più tempo!

Per di più faccio schifo a compilare le liste, con l'aggravante che non mi ricordo mai cosa diavolo ho fatto di così importante da essere memorabile. Mi piacciono le piccole cose buone quotidiane, perciò non potrei elencare tutte le pizze che ho mangiato, i dolci e i gelati che ho gustato, i baci che ho dato e ricevuto, gli abbracci della Nonna number 1, le coccole della Nonna Serie A, le risate con il signor Racconta Storie (meglio conosciuto come papà del mio fidanzato), i dolci sorrisi di quella santa donna di mia Suocera, le uscite (in particolare le trasferte fuori città allo scopo di divorare roba buona) con il mio caro amico che chiamo affettuosamente Sòggira (che in siciliano vuol dire suocera) perché con lui faccio il miglior curtigghiu della storia (questo non so tradurlo in italiano, pardon) senza contare che su di lui ci si può contare, Nipotina che gioca a spararmi e ride di gusto quando metto in scena la mia dolorosa morte (e lei ride soddisfatta), i miei primi esitanti tentativi di conoscere i miei cognati e di farmi conoscere, il Nonno acquisito che finalmente ha imparato il mio nome e ha smesso di chiamarmi Rosaria... e chissà quante altre cose ci sarebbero, che mi hanno dato gioia, felicità, tranquillità...
Di eventi negativi c'è "solo" l'aver perso per strada due amici con i quali immaginavo di passare la vecchiaia... se ci sono stati altri eventi negativi non li ricordo proprio. E di questo sono infinitamente grata.

Restano le incertezze che ho da almeno dieci anni, niente di nuovo: non ho lavoro, non ho avuto illuminazioni riguardo l'eventuale carriera dei miei sogni, non ho ancora preso la ferma decisione di tentare un'altra esperienza universitaria.

Del 2017 mi resterà impresso il mio piccolo (e assolutamente da ripetere) viaggio a ROMA, ulteriore conferma che sono una persona strana: il due di luglio ho fatto colazione con una tazza di the caldo perché non mi piace il caffé e lo stomaco è serrato almeno fino alle undici (e dovevo camminare moltissimo, vedere una tonnellata di posti e particolari, quindi fare colazione stavolta era categorico). Lo ricorderò anche come l'anno in cui ci siamo regalati le fedine e in cui la mia relazione ha compiuto due anni, che a volte sembrano trenta e ci fanno comportare come coppie sposate da decenni, a volte sembrano due mesi e pare di vivere quella fase iniziale di una relazione che mi piace definire "Fase Luna Di Miele" (avete presente, no? Quando all'inizio di una relazione tutto fila liscio, occhi a cuoricino, attenzioni come se piovessero, i difetti dell'altra metà della mela che scompaiono o che troviamo addirittura adorabili).

Il 2018 è appena iniziato e già mi preoccupa, lo sento minaccioso. Sono paranoica ma ci sto lavorando. Vedremo.

Per quanto riguarda le letture, è stato un altro anno dove ho comprato più libri di quanti ne ho letti, ho letto con calma ma con più gusto. Tanto mica dovevo fare la maratona. Ho tenuto un file sul pc per ricordarmi tutto:
  • Libri letti in totale: 10 + 1 non ancora finito. Esattamente come l'anno precedente.
  • 3630 pagine circa. 1670 pagine in meno rispetto all'anno precedente.
  • 6 gialli, un saggio, 2 classici, 1 romanzo rosa e 1 che non so bene come inquadrarlo.
  • 4 autori italiani vs 7 autori stranieri (dei quali 3 inglesi, 2 americane, uno svizzero, un tedesco).
  • 5 autrici vs 6 autori.
  • Da quello che sono riuscita a scovare su internet, solo uno di questi autori era sicuramente minore di trent'anni nell'anno di pubblicazione del libro che ho letto.

Non sono capace di fare promesse che non posso mantenere, neanche a me stessa, perciò dico che in questo nuovo anno spero che non mancherà mai la salute ai miei cari e a me, spero di riuscire a leggere molto, di viaggiare, di capire qualcosa che non ho mai capito, di fare esperienze avventurose che non ho mai fatto, di potermi meravigliare in senso positivo, di vedere cose belle e conoscere belle persone; spero di poter assaggiare delizie che non litigheranno con il mio sistema digerente, di fare l'amore spesso, di vedere più spesso l'amore negli occhi di altre coppie (datate o nuove che siano); spero di non fare come al mio solito e tenermi tutto dentro, per poi scoppiare quando raggiungo il limite: non mi piace litigare, lo trovo noioso, mi annoio a litigare perciò taccio e scompaio/scoppio improvvisamente, invece quest'anno voglio reagire non solo se mi insultano direttamente ma anche per situazioni sgradevoli, pure se litigare è noioso e uno spreco di tempo ed energie. Spero di vedere più spesso la mia migliore amica e non fare una telefonata da 62 minuti come facciamo qualche volta l'anno. Spero nella serenità. Spero di ricordarmi di guardare un cartone animato ogni tanto, così da sentirmi leggera e spensierata per un po', sia i Disney che ancora ricordo a memoria sia quelli che non ho mai visto, come ho fatto la vigilia di capodanno con Aladin e Robin Hood (quest'ultimo non lo avevo mai visto prima, ma è carinissimo pur se ottenuto riciclando disegni di altri film Disney e da allora fischietto la sigla almeno una dozzina di volte al giorno, sentite qui).
E auguro altrettanto a tutti.
Sono troppo pigra per odiare e portare rancore.

Ecco dei peperoncini a caso.

10 commenti:

  1. Io non faccio mai bilanci, alla fine di un anno, così come non faccio più previsioni sull'anno che verrà . Come sempre, cercherò di fare del mio meglio e, poi, sarà quel che sarà. Ti auguro di poter realizzare i tuoi progetti, soprattutto ti auguro di trovare la tua strada per quanto riguarda il lavoro. Buon 2018 e un saluto

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    1. Di solito non faccio bilanci annuali, è troppo tempo e dimenticherei le "promesse". E poi l'universo è infinito, quindi speriamo bene.
      Grazie, buon anno nuovo!

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  2. Ciao!! Mi sono appena iscritta dopo aver letto tutto in un fiato il tuo simpaticissimo post, sei bravissima a scrivere e per nulla noiosa anzi ci sono state parti in cui sono scoppiata a ridere😂: sei troppo forte. Per molte moltissime cose sono simile a te :)

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    1. Grazie davvero <3
      Ora passo a "conoscerti" ;)

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  3. Mi ritrovo in molte cose hai scritto. Il mio 2018 non è partito benissimo, tuttavia cerco di non pensarci. Il tuo post, invece, è carinissimo! Ah, buon anno! 😉

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    1. Meglio concentrarsi sul futuro! Grazie, e buon anno anche a te :-*

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  4. Ciao! Ho appena scoperto il tuo blog, letto qualche post e la tua presentazione. E già ti adoro, forse perché siamo simili sotto molti aspetti. Mi sono unita ai tuoi lettori fissi con piacere.
    Io ho un blog dove recensisco libri, se ti va di dare un'occhiata ecco il link: https://capitolozeroblog.blogspot.it/
    A presto!

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    1. Oh, grazie.
      Di libri non ne ho mai abbastanza, vengo a fare un giro da te, ciao!

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  5. Ma sì, smettiamola di fare bilanci di fine anno e di darci obiettivi che non metteremo in pratica, sono solo fonte di stress. Invece i tuoi propositi e speranze conclusive vanno bene per ogni giorno dell'anno e ti auguro di realizzarli tutti.
    Auguri di buon anno in ritardo (in fondo siamo solo a gennaio) ma con tanto affetto.

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    1. Esatto, come si fa a vivere con quest'ansia continua da esaminazione?!
      Grazie, splendido anno nuovo anche per te <3

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