Mese ricco, questo ottobre, di letture. Anche di notizie, non tutte buone, altre proprio no. Ma, hey, basta tirare avanti, no?
Quindi dicevo, tante letture, tanti punti. Ché ormai i mesi del 2015 stanno finendo e mi mancano ancora tanti punti, soprattutto alcuni che personalmente sono più ostici. Ma comunque, amunì chi aio prèscia (ndr: e dai che ho fretta).
Grazie a Credimi, sto mentendo di Mary Elizabeth Summer ho segnato il punto 4 (libro pubblicato quest'anno), 28 (un libro avente antonimi nel titolo, io ho inteso la sovrapposizione di credere-mentire, se così non fosse prego i letterati di non volermene troppo) e il 31 (libro con cattive recensioni).
Julep Dupree è la ragazzina intraprendente protagonista del romanzo, un'imbrogliona di professione come il padre. Cito:
Per i novellini là fuori, un imbroglione è una persona specializzata nel vendere alla gente qualcosa che non esiste.
Per i novellini là fuori, un imbroglione è una persona specializzata nel vendere alla gente qualcosa che non esiste.
Già all'inizio è alle prese con uno dei suoi lavori e coinvolge fin da subito col suo modo leggero e colorato di esprimersi, anche se a volte si contraddice. Ad esempio:
Giuro che non riuscirò mai a capire come i miei clienti riescano a mantenere un segreto, visto che con il linguaggio del corpo gridano al mondo intero "Guardatemi! Sto per compiere un crimine efferato!". Immagino sia vero quel che dicono i francesi: la fortuna aiuta l'innocente. Per fortuna mia, aiuta anche i moderatamente disonesti.
Ma del resto è una ragazzina, non mi aspettavo che fosse chissà quale esempio di coerenza e maturità. Al termine del caso in apertura, torna a casa e trova tutto sottosopra. Qualcuno ha frugato in casa sua, suo padre non c'è e tutti gli indizi che riesce a trovare sono una pistola scarica e uno strano biglietto che dice "Attenzione al campo dei miracoli". Da lì una serie di bizzarri indizi alla ricerca del padre scomparso, aiutata nelle indagini dal suo migliore amico Sam (da cui si può trarre l'insegnamento e la rassicurazione che tutti, anche le persone discretamente intelligenti, possono essere molto stupidi a volte: lei non si accorge che lui la ama) e dall'affascinante "golden boy" della scuola Tyler, che si interessa a lei e la aiuta, pur sapendo che nella faccenda è coinvolta la mafia, attraverso molotov, inseguimenti e sparatorie. Lui è interessato, ma lei? La risposta nella citazione che segue:
Non sarei la prima a rimanere conquistata dal fascino sottile di Tyler. Ma solo un'idiota si prenderebbe una cotta per lo stesso ragazzo a cui tutte sbavano dietro. E poiché non sono neanche lontanamente un idiota, nell'immediato futuro non riconoscerò mai che il mio cuore sta sudando e la mia fronte sta battendo all'impazzata. Ehm... qualcosa del genere.
Avevo dei dubbi se segnare o meno il punto sulle cattive recensioni perché c'è una notevole differenza tra le recensioni italiane che ho letto (quasi tutte positive, altre molto lusinghiere) e quelle in inglese (quasi tutte negative). Alla fine ho scelto di segnarlo, ma questo punto per me è sopravvalutato e inutile: ognuno ha le sue opinioni e i suoi sentimenti, perciò su uno stesso libro si possono avere pareri discordanti. Semplicemente a qualcuno piace e ad altri no. A costo di perdere simpatie, ammetto che una volta ho provato a leggere Harry Porter e l'ho abbandonato quasi subito visto che non mi piaceva; eppure milioni di persone lo amano. Un'opinione personale non conta nulla, o poco più.
Tornando sui miei passi, la mia opinione su questo libro? Scorrevole, molto carino, poco impegnativo, non stupido né perfetto. Per passare il tempo va benissimo. Solo un dettaglio del finale non mi è piaciuto e mi ha storto la giornata: ma perché ammazzare un personaggio in modo così improvviso e senza motivo? Direi che ci sono rimasta male, non me lo aspettavo e non ho capito perché l'autrice l'ha fatto (se non per il solo motivo, appunto, di mettere un colpo di scena chiantato a muzzo, ossia messo a caso nel bel mezzo di qualcosa). Per di più ero in un periodo dove necessitavo distrazioni e leggerezza, soprattutto dopo i sentimenti intesi dati dalla trilogia di Cassandra Clare, invece mi sono ritrovata per morto un personaggio che mi piaceva. Leggendo un thriller è normale che qualcuno ci lasci la pelle, ma che cavolo! Non volevo leggere di morte! Posso leggere almeno un libro dove qualcuno non muore male?! Non voglio essere costretta a leggere un libro di Fabio Volo, oh. Sarebbe troppo crudele.
Giuro che non riuscirò mai a capire come i miei clienti riescano a mantenere un segreto, visto che con il linguaggio del corpo gridano al mondo intero "Guardatemi! Sto per compiere un crimine efferato!". Immagino sia vero quel che dicono i francesi: la fortuna aiuta l'innocente. Per fortuna mia, aiuta anche i moderatamente disonesti.
Ma del resto è una ragazzina, non mi aspettavo che fosse chissà quale esempio di coerenza e maturità. Al termine del caso in apertura, torna a casa e trova tutto sottosopra. Qualcuno ha frugato in casa sua, suo padre non c'è e tutti gli indizi che riesce a trovare sono una pistola scarica e uno strano biglietto che dice "Attenzione al campo dei miracoli". Da lì una serie di bizzarri indizi alla ricerca del padre scomparso, aiutata nelle indagini dal suo migliore amico Sam (da cui si può trarre l'insegnamento e la rassicurazione che tutti, anche le persone discretamente intelligenti, possono essere molto stupidi a volte: lei non si accorge che lui la ama) e dall'affascinante "golden boy" della scuola Tyler, che si interessa a lei e la aiuta, pur sapendo che nella faccenda è coinvolta la mafia, attraverso molotov, inseguimenti e sparatorie. Lui è interessato, ma lei? La risposta nella citazione che segue:
Non sarei la prima a rimanere conquistata dal fascino sottile di Tyler. Ma solo un'idiota si prenderebbe una cotta per lo stesso ragazzo a cui tutte sbavano dietro. E poiché non sono neanche lontanamente un idiota, nell'immediato futuro non riconoscerò mai che il mio cuore sta sudando e la mia fronte sta battendo all'impazzata. Ehm... qualcosa del genere.
Avevo dei dubbi se segnare o meno il punto sulle cattive recensioni perché c'è una notevole differenza tra le recensioni italiane che ho letto (quasi tutte positive, altre molto lusinghiere) e quelle in inglese (quasi tutte negative). Alla fine ho scelto di segnarlo, ma questo punto per me è sopravvalutato e inutile: ognuno ha le sue opinioni e i suoi sentimenti, perciò su uno stesso libro si possono avere pareri discordanti. Semplicemente a qualcuno piace e ad altri no. A costo di perdere simpatie, ammetto che una volta ho provato a leggere Harry Porter e l'ho abbandonato quasi subito visto che non mi piaceva; eppure milioni di persone lo amano. Un'opinione personale non conta nulla, o poco più.
Tornando sui miei passi, la mia opinione su questo libro? Scorrevole, molto carino, poco impegnativo, non stupido né perfetto. Per passare il tempo va benissimo. Solo un dettaglio del finale non mi è piaciuto e mi ha storto la giornata: ma perché ammazzare un personaggio in modo così improvviso e senza motivo? Direi che ci sono rimasta male, non me lo aspettavo e non ho capito perché l'autrice l'ha fatto (se non per il solo motivo, appunto, di mettere un colpo di scena chiantato a muzzo, ossia messo a caso nel bel mezzo di qualcosa). Per di più ero in un periodo dove necessitavo distrazioni e leggerezza, soprattutto dopo i sentimenti intesi dati dalla trilogia di Cassandra Clare, invece mi sono ritrovata per morto un personaggio che mi piaceva. Leggendo un thriller è normale che qualcuno ci lasci la pelle, ma che cavolo! Non volevo leggere di morte! Posso leggere almeno un libro dove qualcuno non muore male?! Non voglio essere costretta a leggere un libro di Fabio Volo, oh. Sarebbe troppo crudele.
La seconda lettura del mese è stata Resti mortali di Laurell K. Hamilton, con cui non ho segnato nuovi punti. Mi andava di rileggerlo (la prima lettura risale a qualche anno fa, suppongo che in quella settimana avessi bisogno di rassicurazioni, visto che ho letto qualcosa di cui conoscevo già il contenuto) in maniera del tutto slegata alla sfida e l'ho fatto. Per lo meno nessuno dei buoni stavolta è finito male. Intoniamo insieme un alleluia... ALLELUIA!
Grazie della partecipazione.
Questo è il secondo libro di una saga ancora in corso che conta più di venti libri, dove i vampiri vivono la notte a contatto con gli umani, la protagonista è Anita Blake, risvegliante a pagamento di defunti, collaboratrice della polizia soprannaturale e cacciatrice di vampiri amorevolmente chiamata La Sterminatrice. In questo capitolo un riccone vuole assoldarla per risvegliare un defunto molto antico, cosa che richiede un sacrificio umano, quindi lei rifiuta. Nel frattempo indaga con la polizia su una serie di brutali omicidi. Le due cose sono collegate ma non vi dico altro. Fate voi.
Terza lettura del mese è il libro per bambini e ragazzini Parlare a vanvera dell'italiana Bianca Pitzorno (noto solo adesso che si tratta del primo autore della mia nazione di cui ho letto qualcosa quest'anno, binirica!*), che mi ha portata a segnare i punti 8 (un libro comico) e 12 (un libro di racconti brevi).
Questo libriccino contiene una serie di piccoli racconti umoristici sull'origine di alcuni detti, storie inventate sul perché si dice "Fare orecchie da mercante, inghiottire il rospo, scendere a patti, avere la stoffa del campione, mangiare la foglia, piangere a dirotto, parlare a vanvera, filare all'inglese, fare i conti senza l'oste, rompere gli indugi". Una lettura molto leggera e rilassante.
*binirica in siciliano è un'intercalare o un'esclamazione con molti usi, ad esempio sorpresa, indice di esagerazione oppure di incredulità; un poco come minchia, ma meno efficace.
E infine, sempre in ordine cronologico di lettura, è stata la volta di un manga, il primo volume di Noragami, di Adachitoka (nome d'arte di Adaki e Tokashiki). Così ho segnato i punti 40 (fumetto/manga/graphic novel e come lo volete chiamare liberi tutti) e 49 (un libro basato o trasformato in un telefilm, dal manga infatti hanno tratto un anime a puntate). La storia si basa su Yato, un dio minore "a domicilio": hai bisogno di aiuto? Chiamalo, paga qualche spicciolo (soldi che Yato accumula per potersi costruire un santuario) e lui risolverà il problema. Non proprio originale come idea ma carino, i disegni mi piacciono molto, così anche molti dialoghi. Staremo a vedere se avrà seguito questa nuova avventura nel mondo dei manga.
E comunque ora lo chiamerei volentieri, ma vabbè, questa è un'altra storia e non ho voglia di raccontarla.
Mi rituffo in un altro libro senza convenevoli. Oggi la mia soglia di socialità è talmente tendente allo zero da essere inesistente.
E infine, sempre in ordine cronologico di lettura, è stata la volta di un manga, il primo volume di Noragami, di Adachitoka (nome d'arte di Adaki e Tokashiki). Così ho segnato i punti 40 (fumetto/manga/graphic novel e come lo volete chiamare liberi tutti) e 49 (un libro basato o trasformato in un telefilm, dal manga infatti hanno tratto un anime a puntate). La storia si basa su Yato, un dio minore "a domicilio": hai bisogno di aiuto? Chiamalo, paga qualche spicciolo (soldi che Yato accumula per potersi costruire un santuario) e lui risolverà il problema. Non proprio originale come idea ma carino, i disegni mi piacciono molto, così anche molti dialoghi. Staremo a vedere se avrà seguito questa nuova avventura nel mondo dei manga.
E comunque ora lo chiamerei volentieri, ma vabbè, questa è un'altra storia e non ho voglia di raccontarla.
Mi rituffo in un altro libro senza convenevoli. Oggi la mia soglia di socialità è talmente tendente allo zero da essere inesistente.
Sei una scienza occulta Maya mia, mi hai sciorinato come bruscolini tutti questi libri con una perizia straordinaria, ribadisco come sempre...
RispondiEliminaMa questo Resti mortali , mi sa di già letto , devo controllare...
Bacio serale adorabile!
Mi piace molto la tua espressione "scienza occulta" :D
EliminaOgni tanto essere pignola gira a mio vantaggio :P
Ciao :-*
fabio volo è il male, quindi evitalo. io ti consiglio "la ragazza di fronte" di margherita oggero. lei è italiana, è un libro leggero nei contenuti ma scritto molto bene,c he fa riflettere sulle piccole grandi tematiche dell'esistenza e strappa non pochi sorrisi. Tutto pur di evitare fabio volo..
RispondiEliminala pitzorno, invece,è un tesoro di scrittrice, ha colorato la mia infanzia ed è anche grazie a lei se leggo!
baci
Pur di evitare Fabio Volo mi leggerei anche gli ingredienti del mio shampoo. Però il libro che hai citato sembra interessante, cercherò di procurarmelo!
EliminaE' un peccato che la Pitzorno sia così poco conosciuta, concordo: è un tesoro!
Baci :)