giovedì 13 agosto 2015

La veggente Maya colpisce ancora.

Ho già dichiarato che a volte sembro una veggente, perché cose che penso poi accadono davvero, senza che io debba fare una mossa.
Stavolta è successo che, del tutto casualmente, una mattina ho pensato ad una persona che non vedevo da un anno e con cui non chiacchiero da almeno due. Parlo di Mr. X, il tizio per cui avevo una cotta stratosferica ma con cui ahimè non ho quagghiato (trad. dal siciliano: concretizzare, instaurare una relazione amorosa), il tizio di cui ho parlato così tanto che gli ho affibbiato un tag qui sul mio blog.
Una mattina di poco tempo fa, dicevo, pensavo a lui. Al sorriso che mi aveva fatta innamorare, ai film che guardavamo insieme, a quanto stavo bene quando mi abbracciava, ai silenzi imbarazzati nelle telefonate, a quanto fosse strano che di presenza parlavamo sempre in modo continuo e piacevole mentre per messaggi avevo il vuoto nel cervello e non sapevo mai cosa dire, alle risposte brevi che dava alle parole che spremevo via da me stessa, a quanto era bello passare il tempo con lui (anche e soprattutto oziare).
Non pensavo a lui da un sacco di tempo, davvero, eppure ho avuto la stessa sensazione che avevo un anno e mezzo fa: qualcosa che non so definire, come un buco alla bocca dello stomaco, un po' malinconia, un po' tristezza, un po' entrambe o forse nessuna, chissà.
Comunque, di punto in bianco qualche ora dopo, eccolo nella mia casella messaggi di facebook, dopo due anni o poco più. Ci scambiamo pochi convenevoli, poi mi ha chiesto di vederci, se potevo organizzare un'uscita di gruppo. E io, appena ho visto il suo nome, lui che scriveva il mio nome in una abbreviazione che odio eppure detto da lui non mi infastidiva, non lo ha mai fatto, ecco, io mi sono messa a sorridere quanto più fisicamente possibile, uno scoppio di adrenalina, una corrente elettrica sui polpastrelli.




Abbiamo parlato un po' nei minuti successivi all'incarico di organizzatrice che ho accettato (un'asociale che organizza un'uscita di gruppo, pare una barzelletta!), abbiamo parlato molto anche durante la cena e dopo, in giro con gli altri per la città. Si rideva, si scherzava e sembrava ancora di stare nel posto dove quel gruppo è nato, anche se qualcuno mancava. Beh sì, è stata una bella serata davvero. Il problema è che ne ho già nostalgia e che il mio cuore traditore ora desidera qualcosa che non esiste e che non possiamo avere. So bene che non ci potrà mai essere niente di serio tra di noi.
Sono una cinica veggente, non una strega.


Mark a Peyton: Sei troppo giovane per non credere che tutto andrà bene.

4 commenti:

  1. Confermo la scritta finale del tuo blog e ti ringrazio per i video che è stato strabiliante..
    La mia dolcezza che mi fa sempre sorridere con questi patemi d'animo che sono il sale della vita..
    Ti stringo forte!

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  2. Porca vacca! Anch'io è un periodo che ripensoa a una persona e temo di finire per incontrarla.
    Ma la veggenza non si potrebbe limitare a darci i numeri del superenalotto e basta?!?!

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    1. Ecco, mai un colpo di culo come si deve!! $.$
      Alla fine non mi posso lamentare, è stata una serata molto piacevole... Però adesso ho una paranoia in più :D

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Commenti liberi, purché ci si ricordi che siamo esseri umani e non bestie.
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