venerdì 24 gennaio 2014

Mah.

E' quello che mi ripeto da tre giorni.
Mah.
Stamattina ero in giro per delle commissioni, camminavo a passo veloce al limitare del marciapiede quando una donna, di età imprecisata tra i trenta e i cinquanta, mi si para dinnanzi bloccandomi la strada. Mi guarda dritto negli occhi e mi dice: STRONZA.
Poi se ne va come nulla fosse. Cioè, capiamoci, non era mica la prima volta che qualcuno mi chiama stronza. Persino la prima volta che ho parlato con una tizia quella dopo dieci minuti mi ha chiamata stronza e non mi ha più rivolto parola per tutta la serata. Quando guido poi si perde il conto (a volte le regole stradali sembrano optional e la gente si aspetta che segua l'esempio). Ma farmi appellare così da una che non aveva mai incrociato prima il mio cammino, beh, questa è nuova. Mah.

Arrivo all'ufficio alle 10.45 e un signore mi dice: il segretario è dovuto uscire un attimo.
Il che, spesso, è un eufemismo per "non c'era un cazzo da fare così è andato a prendersi un caffè". Mah. E il mah è rimasto mah perché per la verità mi ha fatto aspettare meno di dieci minuti. Di solito la gente in dieci minuti non trova neanche il portafoglio nelle proprie tasche.

L'altra sera ero in giro con il mio amico V, questo incontra un ragazzo che conosce; si fermano a parlare. Le uniche cose che sono riuscita a pensare mentre guardavo lo sconosciuto sono state:
- questa polemica l'ho fatta anche io.
- non si rade da almeno quattro giorni, fa bene.
- quanto vorrei infilare una mano in mezzo a quel groviglio scuro di ricci.
E non ho spiccicato parola. Sono senza speranza. Mah.
A mia difesa, se si può (e direi di no) quel ragazzo non mi ha rivolto la parola, manco uno sguardo (finché, prima di salutarlo, il mio amico ci presenta. Insomma, mi fa concorrenza in quanto sfasamento). E poi credo che fosse fidanzato, non si spiega il modo in cui la tizia mi guardava con la coda dell'occhio.

Finita la commissione ho perso tempo per un paio di negozi e sono ancora perplessa dal fatto che vendono delle cose (non saprei come altro definirle) somiglianti a coprispalle fatte interamente di pelliccia dal pelo lungo un metro e mezzo, perplessa quanto del fatto che c'è chi effettivamente le compra. Dando in cambio soldi veri, mica quello del Monopoli. Mah.

Ciliegina sulla torta del disastro della mia vita: per quanto sia ridicolo, ne convengo, mi brucia che lui sia felice senza di me. Anche se non dovrebbe essere più niente per me. Mah.

Il "mah" è una filosofia di vita.



There is nothing left for me
there is nothing left for you
there is nothing left at all.
A westland of my mind
don't think you ever will see
don't think you ever will know
how much I actually cared
about everything we share
...
Hasn't been screaming all these years
just to see the world crashing around me
Maybe this life is overrated
but I won't let the world burn around me

[Sonic Syndicate, Denied. Album: Only Inhuman, 2007)

4 commenti:

  1. Il mah è sempre l'amletica risposta di vita :)
    E strano a dirsi, ma settimana scorsa una signora mi ha urlato la stessa cosa mentre aspettavo la metro. Ancora ignoro il motivo, è stata la cosa più strana che mi potesse capitare quindi colgo tutte le sfumature di quel mah :)

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    1. Sarei proprio curiosa di sapere i motivi ma forse non lo scopriremo mai, quindi ci resta solo da dire: mah! :D

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  2. Ma quella che ti da della stronza tanto per?
    Se fossi stata in te le avrei gridato: Bottana!
    Tanto per..

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    1. E avresti fatto bene! In quel momento mi è sembrata una cosa talmente strana che sono rimasta pietrificata

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