venerdì 6 settembre 2013

Take a look around.

In sintesi: sono tornata più o meno me stessa, solo ancora un pochettino ammaccata. Certo, basta una scena in un film o in un libro per farmi venire gli occhi lucidi o un attacco di feroce acidità, ma ho ripreso a leggere, ad avere voglia di scherzare e a provare l'impulso di riempire una valigia e andare boh, da qualunque altra parte. Normale amministrazione.
Siccome non ho modo di partire, mi rifugio nella finzione di essere turista nella mia città. Portate pazienza, non reggo molto le delusioni... Comunque, foto foto e foto!
Le foto sono piuttosto scure, lo ammetto, ma che volete, ho un cellulare dalle possibilità limitate e il cielo è scuro in questi giorni. La spiaggia è una delle meno popolate, viene quasi snobbata. In fondo è solo un metro scarso di sabbia che via via lascia il posto a qualche scoglio. Era lì che mio padre mi portava da piccola. E adesso non ci vado quasi più perché ci sono spiagge più belle, acque più azzurre, sabbia più dorata, meno alghe (o quasi niente). Ma se si cerca solitudine e si è fortunati (sfortuna non voglia ci sia una sola unica famiglia con tre bambini uno più chiassoso dell'altro, che immancabilmente ti viene voglia di urlare e gettarli uno per volta contro uno scoglio molto appuntito), beh, questo è il posto giusto per schiarirsi le idee con il sottofondo delle onde, inebriati dall'aria salata.



Fortino, il miglior pensatoio










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Chiedete e vi sarà dato. Forse.