venerdì 19 ottobre 2012

Storie di ordinaria follia.

Come si dice da queste parti, gira vota e firria siamo sempre allo stesso punto. Se non lo siete, buon per voi.
Cose strane capitano a tutti, forse solo un eremita fa eccezione. Sto facendo un trasloco di tutta la roba che ho sul mio pc al portatile di Genitrice per riformattare e provare a risolvere errori di sistema. Non chiedetemi cosa cazzo ho detto o cosa ho fatto e farò perché non ne è ho la più pallida idea. Se proprio volete saperlo, chiedete a Fratello, che è tutta farina del suo sacco. Io e la tecnologia non abbiamo feeling, per quanto io possa corteggiarla e blandirla teneramente.
Per comprendere i motivi che spingessero il mio pc a rallentare manco fosse in una corsia a senso unico dietro una Fiat Uno guidata da un ottantenne attempato sprovvisto di occhiali anti miopia (che poi bisogna dirlo, nel mio quartiere e nei dintorni gli anziani mi fanno corse da Formula Uno), è stato necessario corrompere Fratello. Mi ha spiegato il problema e come risolverlo ma non potrei ripeterlo nemmeno se fosse in gioco la vita mia e dell' intera Europa. Vié, si salverebbero giusto gli svedesi, tanto quelli hanno soluzione per tutto. Insomma, non c' ho capito na beneamata mazza. E lui lo sa, perciò ha tradotto a livello di comunicazione demens, ossia il mio. "Prendi il cavetto con le estremità uguali che sta in posto X", dove X sta per "nell' angolo più recondito del ripostiglio". Roba che se mi diceva di cercarla in una discarica abusiva facevo prima. Comunque, da ignorante che ignora, non sapevo che cippa fosse. Per fortuna non c' erano altri fili dentro quella scatola o sarei ancora immersa in paccottiglia varia. Quindi trasloco un sacco di cartelle. Il prossimo passo lo delego a Fratello, che lui di 'ste cose ne capisce.

Non è il primo intoppo tecnologico, questo. Il mio I-pod, per esempio, perse tutti i pixel dello schermo dopo una settimana che lo usavo. E dire che ero riuscita a non farlo cadere per terra! Va beh, in fondo mi serviva per la musica, ché senza andare a scuola era un problema. Sennonché, trascorso un anno, le canzoni subivano dei trucchi degni del mago Silvan: o mi sparivano oppure si troncavano a metà. Ero nel bel mezzo del filo logico di un testo che PUFF! iniziava qualcosa di un altro genere senza preavviso. Maledetto!

E ancora mi viene da ridere, se penso a quella volta, due anni fa, che dimenticai di avere in mano il cellulare, oltre all' indumento che stavo lanciando da piano terra al balcone. Non potei fare altro che assistere impotente al cellulare che ruotando su se stesso andò a sbattere contro il balcone, poi su un muretto e infine rotolò lungo lo scivolo del garage. Penso fosse fatto con i pezzi di scarto di Iron Man perché non si fece nulla. Rimase completamente intatto, nemmeno un graffietto.
Cadde anche in una pozzanghera, e anche stavolta sopravvisse. Non per molto, comunque.

La scorsa settimana stavo per avere un dannato infarto.
Dormivo beata quando una voce maschile mi giunge all' orecchio e fastidioso si insinua tra le nubi di Morfeo. Con un principio di incazzatura (già presente anche prima, visto che sapevo di dovermi alzare molto presto) riconosco la televisione del piano sottostante di casa mia e penso che Fratello, per farsi uno spuntino notturno, si sia acceso la tv, non curandosi di abbassare il volume. Aspetto quei cinque minuti che magari ha tra le mani una merendina e non trova il telecomando. Alla voce maschile si aggiunge una voce femminile e sirene di sottofondo. Ora basta, vado a reclamare. Mi avvicino alla scala e noto una cosa strana: la luce è spenta. Non va bene, non ha senso. Acchiappo un ombrello lì vicino e chiamo "Hey?! Oh-ooh??" ma non risponde nessuno. Cazzo ho sonno, fatemi dormire o non vi dico che ci faccio con questo ombrello! Scendo, accendo la luce e... niente. Niente; sono le tre, nessun intruso, la tv chissà come si è accesa da sola. La tv sta prendendo vita!

Magari un giorno sarà consapevole di cosa trasmette, e deciderà di sbarazzarsi (e di sbarazzarmi) di programmi scomodi quali Pomeriggio 5, tutti quelli firmati Maria de Filippi, di tutta la montagna di miniserie italiane semi-omologate con Gabriel Garko, la Arcuri e compagnia briscola (manco avessimo solo questi attori, per la miseria!). E poi: L' onore e il rispetto, Il peccato e la vergogna, Un amore e una vendetta, Il lupo e la Colomba (no, aspé, quest' ultimo è un intruso con nessun nesso; difatti è un capolavoro nel suo genere)  ma che davvero? Che minchia di titoli sono? Vi illudete forse di competere con il successo mondiale e secolare di Orgoglio e pregiudizio?
Per non parlare di RIS, misera imitazione delle serie di CSI, che fa solo ridere (o piangere, dipende da come gira l' umore). Ma perché? Ne abbiamo davvero bisogno?
Se poi mi metto a parlare dei vari telefilm di mafia non finisco più, stendiamo un velo pietoso e stop.

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